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LIFE Prognoses

Un progetto dedicato alla rete europea delle faggete vetuste patrimonio UNESCO Dal 2021 il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è partner di un nuovo progetto LIFE dedicato alle faggete

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In Italia aumentano le faggete vetuste Patrimonio Mondiale UNESCO

Tra l’Aspromonte, il Pollino e il Gargano, altre faggete si uniscono alle al sito delle Antiche Faggete Primordiali

Il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, svoltosi il 28 luglio 2021, a Fuzhou in Cina, ha inserito nuove aree nel sito transnazionale delle “Antiche Faggete Primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”. In Italia, le nuove aree sono: Valle Infernale, nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, l’area del Pollinello, nel Parco Nazionale del Pollino e l’area Pavari-Sfilzi nella Foresta Umbra del Parco Nazionale del Gargano. Inoltre, sono state ampliate le aree di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del Pollino) e Falascone (Parco Nazionale del Gargano).

Ad oggi sono dunque 13 le faggete italiane riconosciute dall’UNESCO: Valle Cervara, Selva Moricento, Coppo del Morto, Coppo del Principe e Val Fondillo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; Cozzo Ferriero e Pollinello nel Parco Nazionale del Pollino; Falascone e Pavari-Sfilzi nella Foresta Umbra, nel Parco Nazionale del Gargano; Monte Cimino (Viterbo); Monte Raschio (Oriolo Romano, Viterbo) e Sasso Fratino, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, e Valle Infernale nel Parco Nazionale dell’Aspromonte.

Le faggete vetuste riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale si trovano diffuse in 18 Paesi europei tra cui l’Italia. Queste faggete rappresentano un esempio eccezionale di foreste complesse, che offrono un ampio spettro di modelli ecologici in condizioni ambientali diverse. Il faggio europeo ha resistito a ogni glaciazione dell’ultimo milione di anni. La sua storia di espansione inizia 12.000 anni fa, alla fine dell’ultima Era Glaciale, quando uno spesso strato di ghiaccio copriva vaste parti d’Europa. Fino ad allora, le foreste di faggio erano sopravvissute solo in piccole aree dell’Europa meridionale. Tuttavia, con l’innalzamento della temperatura e lo scioglimento dei ghiacciai, il faggio ha cominciato ad espandersi dalle sue aree di rifugio verso nord. Questo processo di ricolonizzazione da parte di una singola specie arborea è ancora in corso ed è unico al mondo.