Progetto finanziato a valere sui fondi Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO.
Sito Unesco - L'Unesco e le faggete
L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazione Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, fondata il 16 novembre 1945 a Parigi, con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni attraverso la diffusione di istruzione, scienza, cultura, comunicazione e informazione.
Una delle missioni dell’UNESCO è quella di definire una lista di patrimoni dell’umanità, ovvero siti di eccezionale valore da un punto di vista culturale o naturale, la cui conservazione è ritenuta rilevante per la comunità mondiale, secondo quanto riportato nella Convenzione sul Patrimonio Mondiale adottata dalla Conferenza generale dell’UNESCO il 16 novembre 1972.
È logico che tra i patrimoni dell’umanità, oltre a monumenti, città storiche e peculiarità storico-artistiche, figurino anche i paesaggi, sia naturali che fortemente plasmati dalla secolare attività antropica. Questi ultimi, anzi, non sono affatto avulsi dai primi, ma ne sono una cornice inscindibile: ad esempio sarebbe inconcepibile l’immagine di Assisi, Gubbio, Massa Marittima o un qualsiasi borgo storico della nostra Italia, senza la componente verde circostante. La foresta naturale si è affacciata, però, solo recentemente fra i patrimoni riconosciuti e tutelati.
Il sito Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa nasce nel 2007 e ha visto successivi ampliamenti fino al 2017, con l’inclusione di un totale di 64 faggete vetuste situate in 12 diversi Paesi europei, tra cui l’Italia.
Per essere incluso nella lista dei patrimoni dell’umanità, un sito deve presentare valori di universalità, unicità e insostituibilità stabiliti dalla Convenzione stessa e, dal 2005, rispondere a una lista di 10 criteri per consentire la propria iscrizione. Il criterio a cui si è fatto riferimento nel caso delle antiche faggete è il criterio IX: «Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini».