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Festeggiamenti per il 100esimo anniversario dei Parchi a Santa Sofia
Un tuffo nel passato per ricordare i parchi più antichi d’Italia Martedi 23 Agosto a Campigna (Santa Sofia, FC) si sono festeggiati i 100 anni dall’istituzione dei Parchi del Gran Paradiso e d’Abruzzo, Lazio e Molise. Per questo evento e nell’ambito di una rassegna che coinvolge... approfondisci
Un questionario sulla percezione delle foreste vetuste
Dall’Università della Tuscia una nuova indagine sull’opinione dei cittadini riguardo le faggete vetuste d’Europa Il sito transnazionale UNESCO delle “Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa" è composto da 94 aree in 18 paesi europei: Albania, Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Francia,... approfondisci
LIFE Prognoses
Un progetto dedicato alla rete europea delle faggete vetuste patrimonio UNESCO Dal 2021 il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è partner di un nuovo progetto LIFE dedicato alle faggete vetuste d'Europa. LIFE Prognoses (Protection of Old-Growth Forests in Europe) è un progetto finanziato dal fondo LIFE dell'Unione Europea, con... approfondisci
Selva Moricento e le faggete vetuste nel centenario del Parco del Parco nazionale D’Abruzzo, Lazio e Molise
Una tavola rotonda nella sala consiliare del Comune di Lecce nei Marsi Nell’ambito dei festeggiamenti del centenario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il 29 dicembre 2021 nella sala consiliare del Comune di Lecce nei Marsi si è svolta una tavola rotonda dedicata alla faggeta vetusta di... approfondisci
Un convegno su boschi vetusti e faggete patrimonio UNESCO nel Pollino
Festeggiamenti per il riconoscimento ottenuto dalla faggeta del Pollinello all’interno nel Parco Nazionale del Pollino Venerdì 3 dicembre 2021 presso la Catasta a Campotenese, Morano Calabro (CS), si è svolta una giornata di studio e celebrazione per il recente riconoscimento che ha portato lo scorso luglio la faggeta di... approfondisci
In Italia aumentano le faggete vetuste Patrimonio Mondiale UNESCO
Tra l’Aspromonte, il Pollino e il Gargano, altre faggete si uniscono alle al sito delle Antiche Faggete Primordiali Il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, svoltosi il 28 luglio 2021, a Fuzhou in Cina, ha inserito nuove aree nel sito transnazionale delle “Antiche Faggete Primordiali dei Carpazi e di altre... approfondisci
I segreti della longevità dei faggi

I segreti della longevità dei faggi

Arrampicarsi “sugli alberi più vecchi d’Europa” per comprendere la legge che lega crescita e longevità

L’esigenza di esplorare i misteri che avvolgono la longevità degli alberi ha ispirato uno studio internazionale, che ha unito diversi gruppi di ricerca europei coordinati da Roel Brienen della School of Geography dell’Università di Leeds (UK) con il patrocinio di National Geographic, volto a scoprire i segreti dell’età degli alberi vetusti.

Un campo misterioso e affascinante al quale i ricercatori italiani del Laboratorio di Dendroecologia dell’Università della Tuscia hanno contribuito con dati collezionati in molti anni di ricerche sul campo, raccolti in alcune fra le più integre foreste vetuste d’Italia.

L’obiettivo del progetto è descrivere la struttura degli alberi vetusti, concentrandosi soprattutto sul faggio in qualità di specie longeva e altamente plastica, per comprendere le strategie di crescita che consentono loro di raggiungere età e dimensioni eccezionali in ambienti così profondamente diversi. Il faggio dà forma a foreste, dai climi montani delle Alpi austriache a quelli appenninici, presentando dinamiche di crescita differenti: dalle faggete vetuste delle Foreste Casentinesi, del Parco d’Abruzzo e del Pollino in cui raggiunge 500-600 anni con individui di dimensioni relativamente modeste (20-25 m d’altezza), fino al limite di distribuzione negli ambienti caldo-aridi mediterranei, come le faggete di bassa quota sul Lago di Bracciano (Oriolo Romano) e sul Gargano, dove sono però capaci di raggiungere i 40-50 m di altezza.

Per indagare al meglio la legge che lega crescita e longevità, i ricercatori si arrampicano “sugli alberi più vecchi d’Europa”, attraverso le tecniche di tree-climbing unite all’approccio scientifico dendrometrico e dendroecologico, raccogliendo dati e campioni biologici per riuscire a creare una mappa completa di ogni singolo albero, ricostruendo così tridimensionalmente la struttura arborea.

I dati raccolti da questo progetto aiuteranno a comprendere al meglio la relazione tra velocità di accrescimento e longevità nei faggi delle foreste vetuste, nonché il loro stato di conservazione in relazione ai cambiamenti climatici.

Per maggiori informazioni rimandiamo agli articoli usciti sul sito di National Geographic:


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