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Un progetto dedicato alla rete europea delle faggete vetuste patrimonio UNESCO Dal 2021 il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è partner di un nuovo progetto LIFE dedicato alle faggete

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HALF-EARTH: un nuovo patto tra uomo e natura

La tutela della biodiversità, la conservazione degli ecosistemi e dei processi naturali rappresentano la principale sfida del nostro tempo.

L’accelerazione delle attività umane nell’uso incessante e indiscriminato degli spazi a disposizione della natura hanno causato e continuano a causare una riduzione degli ecosistemi con la conseguente diminuzione della biodiversità, estinzione di habitat e specie, e alterazione sempre più marcata delle condizioni del pianeta.

Nella convinzione di far fronte a questo scenario, il biologo e naturalista Edward O. Wilson ha proposto una visione moderna, che a tratti può sembrare utopistica: sancire un patto tra uomo e natura per garantire la salute del nostro pianeta alle generazioni future. L’obiettivo è quello di lasciare metà della Terra alla tutela dei processi naturali, garantendo e promuovendo così la conservazione della natura, e l’altra metà alle attività antropiche. Questa proposta, denominata “Half-earth”, ha quindi l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi delle azioni antropiche sul nostro pianeta e fronteggiare la distruzione, la trasformazione e la semplificazione, tutt’ora in atto, degli ecosistemi.

Il risultato delle attività umane, che hanno ridotto la vitalità e la capacità degli ecosistemi di mantenere un equilibrio, è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare alla rapida scomparsa delle foreste primigenie, non solo equatoriali ma anche boreali e, in modo sempre più evidente, all’alterazione delle condizioni climatiche, con conseguenze sulle temperature, sulle precipitazioni, sull’andamento delle stagioni, sull’intensità e distribuzione degli eventi meteorici e catastrofici. Stanno quindi influenzando fortemente anche le condizioni di vita della nostra specie.

Di fronte a questa escalation si può notare come gli effetti negativi delle azioni antropiche abbiano colpito soprattutto le foreste, che risultano ad oggi gli habitat più danneggiati, in particolare dal dissodamento, dal taglio, dall’incendio. La conservazione delle foreste vetuste, quali veri e propri scrigni di biodiversità, rappresenta quindi a tutti gli effetti la soluzione più efficace ed economica per contrastare la perdita di biodiversità e mitigare i cambiamenti climatici, grazie alla capacità delle foreste di accumulare grandi quantitativi di CO2.

Durante la giornata “Half-earth day”, evento che quest’anno si svolgerà in diretta streaming sui canali YouTube del Parco (Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna) e dell’Università della Tuscia, ci saranno momenti di riflessione e discussione dedicati alla via di uscita più plausibile: ripensare all’uso del territorio lasciando spazio alla Natura, come elemento di quel patto intergenerazionale necessario per lo sviluppo sostenibile, per conservare la biodiversità, mitigare i cambiamenti climatici e mantenere i preziosi benefici ecologici degli ecosistemi.

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